Finanza e Mercati

FINANZA E  MERCATI                      

Avrai sentito parlare molte volte del cosiddetto QE (quantitative easing) sai di cosa si tratta?  Sai  perché esiste una relazione inversa tra il prezzo ed il rendimento di un’obbligazione a tasso fisso? Sei al corrente di quanto sia importante che si arrivi ad un unione bancaria in Europa per non dover fare passi indietro sulla valuta unica? Sai come leggere il VAR dei Tuoi investimenti?

AIM ITALIA Alternative investment market . Prende il nome dal corrispondente mercato inglese lanciato, con successo, nel 1995 e si propone come canale di finanziamento alternativo a quello bancario.

Analisi tecnica Studia i grafici ottenuti registrando e rielaborando i prezzi ed i volumi scambiati per le singole attività finanziarie. Ha lo scopo di individuare presunti prezzi di vendita o di acquisto. Storicamente nasce per permettere di seguire il comportamento degli investitori in grado di pagare, per ottenere informazioni sulla situazione delle aziende quotate. Attualmente è uno degli strumenti che i gestori usano per orientarsi, coordinandolo con gli altri tipi di analisi. Le indicazioni più elementari di questo tipo di studio vengono da resistenze, supporti, medie mobili e loro incroci. Se ci sono indicazioni che arrivano dall’analisi fondamentale o macroeconomica queste devono essere considerate prevalenti.

Analisi fondamentale Studia i bilanci passati delle aziende ed elabora quelli di previsione per arrivare a definire il cosiddetto prezzo obiettivo dei titoli azionari quotati.

Analisi macroeconomica Permette di considerare l’andamento dei tassi di interesse, del PIL, dei tassi di cambio e delle principali materie prime.

Analisi quantitativa Esame delle correlazioni statistiche e/o matematiche tra settori economici.

Aspetti fiscali delle rendite finanziarie.

La legge italiana divide in due categorie i proventi finanziari entrambi tassati al 26% o 12,5% se si tratta di titoli del debito pubblico (agevolati in questo e nelle tasse di successione da cui sono esentati ).

Redditi da capitale

Interessi sui conti correnti, su pronti contro termine, dividendi, interessi su obbligazioni, proventi da fondi comuni. Sono sempre positivi, al massimo nulli. Non prevedono lo scarico di oneri e la tassazione viene assolta mediante sostituto d’imposta (l’intermediario che li eroga).

Redditi diversi di natura finanziaria (capital gain )

Sono incerti, possono cioè essere positivi o negativi (minusvalenze). E’ consentita la compensazione delle perdite pregresse nei 4 anni successivi e le tasse si possono pagare scegliendo fra tre regimi.

1-Dichiarativo ossia compilando in autonomia la dichiarazione dei redditi,

2-Amministrato affidandosi all’intermediario,

3- Gestito che è un regime disponibile solo con un contratto di gestione patrimoniale che prevede la tassazione a fine anno del valore raggiunto dall’investimento. La gestione al proprio interno tiene conto di eventuali perdite e fornisce una certificazione di eventuali minusvalenze all’investitore che ne esce.

Volendo proporre una sintesi, che il vostro commercialista definirebbe grossolana, ma rispondente a quella che possiamo definire una generica curiosità di capire come funziona la tassazione del risparmio gestito possiamo dire che i fondi comuni vengono tassati nel momento in cui sono venduti (o quando ne viene cambiata l’intestazione per motivi successori, per reintestazione del contratto di investimento o per passaggio da un comparto all’altro all’interno di un ombrello di fondi) mentre le gestioni patrimoniali, che al loro interno possono avere anche titoli e fondi di investimento, vengono tassate a fine anno in base alle quotazioni di mercato prescindendo dal fatto che gli eventuali guadagni siano stati realizzati. In compenso le gestioni permettono di compensare immediatamente le perdite all’interno del risultato di gestione complessivo senza vincoli e senza la preoccupazione di doverle compensare nei quattro anni successivi nell’ambito di quanto consentito dalle regole (che rendono complicato recuperare la perdita conseguita in un fondo comune non inserito in una gestione ) .

Asta marginale E’ quella usata per collocare i BTP italiani dal Tesoro dai tempi del divorzio tra il Tesoro e Banca d’Italia che, nel 1981, fece cessare la pratica fino a quel momento in voga di finanziare la spesa facendo sottoscrivere a Banca d’Italia tutti i titoli del debito necessari. Una decisione presa per arrestare l’inflazione che aveva raggiunto il 20%. Prevede che tutti i titoli vengano assegnati al prezzo marginale ossia a quello più basso offerto, che implica un rendimento più alto. Un meccanismo che ha attirato numerose critiche a partire da quelli che hanno visto nel divorzio la causa principale dell’aumento del debito pubblico. Va, comunque ricordato che esiste un meccanismo per fissare un prezzo di esclusione, un prezzo cioè al di sotto del quale le offerte non vengono comunque accettate. Inoltre l’Italia, quando si tratta di chiedere un prestito, è in condizioni ben diverse dalla Germania che, infatti, ha un meccanismo d’asta diverso. Quanto al fatto che il meccanismo del divorzio abbia portato ad un rialzo dei tassi e quindi ad una forte crescita del debito (che, secondo i critici, non ci sarebbe stata se via Nazionale avesse dovuto sottoscrivere i titoli senza richiedere tassi alti) va detto che, dopo il divorzio, furono i tassi internazionali ad alzarsi e se l’Italia non avesse alzato i suoi ci sarebbe stata una massiccia fuga di capitali ossia nuove svalutazioni e nessun investimento estero (e pochi interni!).

Avanzo primario Con riferimento al bilancio dello Stato per avanzo primario si intende la circostanza che lo Stato spende (per erogare beni e servizi oltre che per pagare stipendi e pensioni) meno di quanto incassa con le tasse; il tutto senza tener conto della spesa sugli interessi del debito pubblico (pari a circa 80 mld).

Bear market Mercato dell’orso. L’orso graffia dall’alto verso il basso e, quindi, è stato preso come simbolo di un mercato ribassista.

Baltic dry index E’ un indice composto dei prezzi di trasporto e nolo praticati dalla principali compagnie marittime. Dato che la grande maggioranza del commercio mondiale passa dal mare si tratta di un buon leading indicator (to lead= condurre) per capire lo stato di salute dell’economia mondiale.

BRIC Acronimo usato dagli economisti per indicare Brasile, Russia, India e Cina. Paesi che hanno (avuto) caratteristiche molto simili: grandi numeri quanto a popolazione, territorio, risorse e crescita di PIL. Dal 2009 si riuniscono annualmente e nel 2011 al gruppo si è unito anche il Sud Africa trasformando l’acronimo in BRICS.

B ull market

Mercato del toro. Il toro attacca dal basso verso l’alto e quindi viene usato per indicare un mercato rialzista.

Bund Sono i titoli di Stato emessi dalla Germania.

Call option Sui mercati finanziari è possibile, dietro il pagamento di un premio, stabilire un livello di prezzo a cui sarà possibile acquistare in futuro una determinata attività finanziaria. Ce ne sono di due tipi: le opzioni di tipo americano sono esercitabili in qualunque momento fino alla scadenza, quelle europee solo alla scadenza.

Carry Trade Strategia di investimento che è possibile perseguire sui mercati finanziari internazionali quando esistano valute con diversi rendimenti. Si prende in prestito del denaro nella valuta col rendimento più basso investendolo in quella che gode di una remunerazione più alta. Naturalmente l’operazione di Carry Trade consente un guadagno solo se le due valute scelte godono di un rapporto stabile nel tempo e in particolare nel periodo compreso tra il momento in cui si ottiene il prestito e quello in cui viene restituito, altrimenti le perdite sul cambio possono mettere in pericolo il guadagno ottenuto grazie alla divergenza nei rendimenti.

Cartolarizzazioni (securitization) Tecnica finanziaria che permette di ottenere liquidità immediata cedendo i propri crediti al mercato. In pratica vengono emesse delle obbligazioni il cui ricavato va a chi cede i crediti. La pratica è diventata universalmente nota quando a finire sul mercato furono i mutui concessi dalle banche statunitensi a persone che non hanno potuto restituirli e quindi le obbligazioni emesse hanno avuto difficoltà ad essere rimborsate ( voce correlata mutui subprime).

Cassa Depositi e Prestiti Raccoglie il risparmio postale. Giuridicamente è una società privata partecipata dalle Fondazioni bancarie e non rientra nel bilancio consolidato dello Stato.

CDS Credit Default Swap Strumento che permette di garantirsi dal rischio di fallimento di un emittente ossia contro la possibilità che l’azienda o lo Stato a cui si è fatto un prestito non sia in grado di rimborsarlo. L’investitore paga un premio periodico ad una banca per garantirsi il rimborso integrale del prestito qualora l’emittente fallisca entro una certa data. L’entità del premio da pagare per assicurarsi di fatto è un termometro che consente di capire le probabilità che il mercato assegna al fallimento di un dato emittente.

Cigno nero. Nel linguaggio economico indica (impropriamente) un evento imprevisto. E’ un termine abusato e deformato dal suo reale significato. In origine indicava un evento raro, dalle probabilità bassissime, non precedentemente previsto (e difficilmente prevedibile) e dal forte impatto (anche storico). Un modo di dire nato perché si credeva che i cigni fossero soltanto bianchi fino a quando in Australia, alla fine del 1600, furono scoperti quelli neri.

Credit crunch. Situazione in cui le banche hanno difficoltà ad erogare prestiti ad imprese e famiglie e, nei casi più gravi, anche a prestarsi liquidità tra di loro, nel timore che possa non essere restituita.

Curva dei tassi Linea immaginaria ottenuta unendo i rendimenti dei titoli di Stato a diversa scadenza. Generalmente ha una pendenza positiva perché per chiedere un prestito a lungo termine si deve pagare un tasso di interesse maggiore rispetto ad una scadenza più breve per la quale il rischio di sorprese è più basso. Quando è invertita, ossia se la parte breve offre tassi più alti, può indicare o anche anticipare situazione di crisi nei mercati.

Debito pubblico E’ l’entità del debito che uno Stato ha. Quello italiano è superiore ai 2.300 miliardi di euro ,pari a circa il 132% del PIL (prodotto interno lordo . Ogni anno circa 400 miliardi devono essere rimborsati e, quindi, il Tesoro deve trovare sul mercato un importo equivalente cui va aggiunto l’eventuale (!!) deficit riportato nell’anno.

Deflazione. Crescita negativa dei prezzi. A prima vista potrebbe non essere un problema, ma lo è perché implica la perdita di valore di una serie di attività e può rallentare l’economia perché i consumatori rimandano i loro acquisti per sfruttare prezzi più bassi.

Dumping Pratica commerciale che consiste nel vendere sui mercati esteri merci a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati sul mercato interno. La Cina è stata spesso accusata di ricorrere a questa pratica per conquistare quote di mercato.

Duration Volendo semplificare, questo parametro è un indice sia della vita residua di un titolo sia della sua rischiosità. Sappiamo già che un titolo a tasso fisso è tanto più volatile quanto è più lunga la scadenza. Il calcolo del valore della duration ingloba anche le informazioni sulle cedole: un aumento della frequenza delle cedole o della loro entità riduce il valore di questo indice.

FOMC Federal Open Market Committee. L’organismo della Banca Centrale statunitense (Federal Reserve ) che regola la politica monetaria ovvero decide i tassi di interesse a breve termine in vigore negli Stati Uniti.

Futures Strumento costituito da un contratto relativo ad un’operazione di acquisto/vendita di una merce o attività finanziaria (sottostante), in una data futura, ad un prezzo fissato al momento della stipula. Se sottoscrivo questo contratto avendo in portafoglio il titolo sottostante mi sto proteggendo: mi voglio garantire ora un prezzo per il momento, successivo, in cui scadrà il contratto futures. Se non ho il titolo sto facendo una speculazione che può farmi guadagnare o perdere molto più della somma inizialmente impegnata. Questo mercato, omettendo alcuni aspetti tecnici che ai nostri fini non servono, funziona confrontando il prezzo di chiusura giornaliero con quello pattuito nel contratto: si paga solo la differenza fino al momento della scadenza o fino a quando si chiude l’operazione con una di segno opposto. Si immagini di aver stabilito di vendere tra due mesi a 110 un titolo che ora vale 102. Se a fine giornata il titolo vale 104 incasso 6 se il giorno dopo scende a 103 pago 1 e così via. Se saltiamo alla scadenza immaginando che valga 125 avrò perso 15. Ho venduto a 110, ma non l’avevo e devo pagarlo 125 per consegnarlo. L’investimento iniziale era zero e rispetto a zero la perdita di 15 è enorme (potrei non averla quella somma: vengono chiesti margini di garanzia ma non coprono il totale e se non ce l’ho il mercato va in fibrillazione…) Il fatto che i contratti possano essere aperti per fini di protezione o comunque chiusi con operazioni contrarie prima della scadenza rende, in qualche misura, evanescente il calcolo dell’esposizione al rischio che tiene probabilmente conto delle posizioni aperte ed immagina che tutte arrivino a scadenza imponendo esborsi enormi rispetto alle cifre effettivamente coinvolte se si detiene il titolo o se, comunque si chiude la posizione prima della scadenza.

indici PMI (Purchasing Manager Indexes, in italiano indici dei direttori degli acquisti) sono tra gli indicatori macroeconomici maggiormente seguiti da economisti, gestori, traders. Sono quindi capaci di generare movimenti anche significativi sui mercati finanziari in occasione della loro pubblicazione. Sono realizzati mediante l’elaborazione delle risposte a questionari inviati ai responsabili degli acquisti di molte aziende.

Inflazione core Come sappiamo l’inflazione è la crescita dei prezzi, per inflazione core si intende quella che non considera l’andamento dei beni energetici ed alimentari la cui volatilità eccessiva potrebbe fornire una valutazione distorta

IPO ( initial pubblic offering ) E’ la procedura con cui una società viene portata in borsa. L’imprenditore riceve una somma contro il pacchetto di azioni che intende collocare . Le azioni vengono poi poste sul mercato. Nei migliori momenti di Borsa, in particolare sul NASDAQ, è stato possibile ricavare un guadagno immediato dato che il numero di investitori che volevano le azioni era considerevolmente maggiore rispetto alle azioni disponibili.

ISIN E’ l’acronimo di international securities identification number. Si tratta del codice internazionale di identificazione dei titoli è formato da 12 caratteri tra cifre e numeri. I primi due caratteri indicano il paese di origine dello strumento, ovvero la sede legale della società emittente: non conta il paese dell’eventuale sottostante. Si indica XS per i titoli internazionali negoziati tramite Euroclear e CEDEL (due strutture di compensazione e regolamento titoli ).

ITA-coin Un indicatore che si propone di tastare il polso all’economia italiana. Il sito della banca centrale recita così: La Banca d’Italia produce un indicatore ciclico coincidente dell’economia italiana, Ita-coin, che fornisce in tempo reale una stima mensile dell’evoluzione tendenziale dell’attività economica sfruttando l’informazione proveniente da un ampio insieme di variabili, di natura sia quantitativa (produzione industriale, inflazione, vendite al dettaglio, flussi di interscambio, indici azionari) sia qualitativa (fiducia di famiglie e imprese, indicatori PMI).

Leva finanziaria Si usa la leva finanziaria quando si fa un investimento ricorrendo a capitali presi in prestito.

Marking to market Regolamento contabile che impone di aggiornare periodicamente i valori di carico in bilancio dei titoli alla loro quotazione di mercato. E’ anche il meccanismo che fa sì che i bilanci della banche italiane si complichino quando lo spread con i bund sale !

Media mobile E’ uno dei concetti di base dell’analisi tecnica, generalmente si guardano quelle a 15, 50 e 200 giorni. Una media mobile a 15 gg viene calcolata facendo entrare ed uscire dal calcolo un giorno ogni 15. Quelle a 50 e 200 possono essere usate come supporti o resistenze (vedi voci collegate). I loro incroci possono indicare segnali di acquisto e ribasso. Quando una media inferiore buca una superiore al ribasso o al rialzo può indicare un momento per effettuare un acquisto o una vendita. Resta il fatto che, in un’ ideale gerarchia delle analisi fatte dai gestori, l’analisi tecnica è all’ultimo posto.

Mercati privati Per mercati privati si intendono quei mercati per i quali non esiste una quotazione giornaliera dell’investimento, a volte è trimestrale ed è, comunque da considerarsi orientativa. L’assenza di immediata trasparenza, unitamente ad un orizzonte temporale da intendersi come pluriennale, sono, però premiati con rendimenti sicuramente interessanti. Si tratta di un investimento che può essere proposto solo a chi ha una elevata conoscenza dei mercati e degli strumenti finanziari con un orizzonte temporale di almeno 7 o 8 anni, visto che non sono possibili smobilizzi prematuri rispetto alle caratteristiche dell’investimento. Si può investire in azioni, obbligazioni o meglio in credito non quotato, nell’immobiliare o nelle infrastrutture strategiche. Le aziende coinvolte hanno, comunque un rating alto ed hanno accesso anche al canale bancario che spesso non può concedere ulteriori crediti per esigenze di diversificazione del proprio portafogli rischi. Sono selezionate con estrema attenzione da analisti competenti che hanno un rapporto pluriennale con le aziende scelte. Di solito sono aziende di medie dimensioni con un margine operativo lordo (quello conseguito nella cosiddetta gestione caratteristica ossia prima di tasse, interessi ed ammortamenti e senza considerare proventi straordinari) tra i 10 ed 100 milioni di euro. Le partecipazioni nel capitale delle società coinvolte spesso è significativa e questo garantisce accesso a tutte le informazioni rilevanti in misura spesso superiore a quanto possibile per chi si trova ad analizzare una società quotata dove prendere una quota di minoranza.

NPL Non performing loan. Prestiti non rimborsati alle banche.

OMT Strumento di sostegno finanziario della BCE che può comprare titoli in quantità illimitata emessi da un paese in difficoltà, il quale, però, abbia aderito ad un programma di risanamento dei conti pubblici.

Occupazione statunitense

Il primo venerdì del mese l’ufficio del lavoro statunitense pubblica i dati relativi all’occupazione dei lavoratori non agricoli. Un dato superiore ai 100.000 è considerato sintomo di un’economia in salute.

P/E Il rapporto tra prezzi ed utili (price/earnings). E’, forse , il più noto degli indici borsistici; indica in quanti anni sarebbe possibile recuperare l’investimento fatto per comprare un azione incassando gli utili. Ovviamente più basso è meglio è. Viene calcolato anche come media di tutte le società quotate su un listino.

PIL Prodotto interno lordo (GDP gross domestic product nella terminologia inglese ). Misura l’insieme dei beni e servizi prodotti da un paese in un determinato periodo di tempo. Si definisce interno perché considera quanto prodotto all’interno del paese anche se a farlo è un impresa straniera e lordo perché non considera il deprezzamento dei beni prodotti, in altre parole il loro ammortamento. Si calcola sommando consumi, investimenti, spesa pubblica (ad esempio costruzione di strade, ponti, ospedali) ed esportazioni nette (si spera cioè che siano superiori alle importazioni).

Put option Chi si vuole tutelare contro un ribasso del mercato può acquistare una put option. Così facendo acquisisce il diritto di vendere ad una certa data (opzione europea) o entro una certa data (opzione americana) una attività finanziaria ad un prezzo prestabilito. Il prezzo dell’opzione ovviamente dipende da come gli operatori stimano l’andamento del mercato.

Prestatore di ultima istanza (lender of last resort) Si fa riferimento a tutte quelle banche centrali in grado di stampare moneta per rimborsare i debiti. La possibilità di avere un prestatore di ultima istanza è uno degli argomenti preferiti di chi vuole uscire dall’euro. E’ bene aggiungere che la possibilità di stampare moneta non è accompagnata dalla possibilità di evitare la svalutazione e chi lasciasse la moneta unica potrebbe essere costretto ad indebitarsi ancora in euro pena l’impossibilità di trovare compratori per le nuove emissioni; indebitarsi in una valuta più forte della propria è molto pericoloso… .

Quantitative easing, QE (allentamento monetario) Possiamo dire che si tratta del proseguimento della politica monetaria espansiva: quando le autorità monetarie non hanno più spazio per abbassare i tassi di interesse ( perché sono arrivati a zero ! ) continuano a stimolare l’economia comprando titoli in modo che aumenti la liquidità in circolazione. Attualmente la BCE e la Banca del Giappone stanno continuando a comprare titoli, la FED, sigla che sta per Federal Reserve: la Banca Centrale statunitense, ha iniziato a venderli per riassorbire la liquidità oltre ad aver avviato un processo di rialzo dei tassi.

Rapporto euro dollaro A metà ottobre del 2018 il tasso di cambio euro dollaro era pari a 1,16; con ciò si deve intendere che per avere un euro servono 116 centesimi di dollaro.

Recessione Una recessione è tecnica quando il PIL di un paese è negativo per due trimestri consecutivi. E’ economica in presenza di una variazione negativa del PIL rilevata a livello tendenziale ossia rispetto all’anno precedente. Si parla poi di crisi economica quando la variazione tendenziale negativa anno su anno è superiore all’uno per cento.

Resistenza E’ uno dei concetti base dell’analisi tecnica, indica il livello di prezzo in cui ci si crede che una tendenza rialzista subisca una temporanea interruzione a causa di una concentrazione di offerta. Viene indicata da livelli di prezzo psicologici, si pensi ad un indice che raggiunge una cifra tonda, da particolari configurazioni grafiche o banalmente da un livello di prezzo mai superato prima. ( voce collegata supporto)

Riserva obbligatoria Percentuale dei depositi che le banche devono tenere liquida per far fronte ad eventuali richieste di rimborso dei depositanti. Si tratta anche di uno strumento di politica monetaria.

Ristrutturazione del debito Nel caso che un debitore non riesca più a restituire il debito nei termini previsti, può arrivare ad accordi con i creditori proponendo di rimborsare solo una parte del prestito, di diminuire gli interessi o di aumentare le scadenze.

Short selling (vendita allo scoperto) E’ possibile vendere un titolo senza averlo nella convinzione di poterlo ricomprare a prezzo più basso. Cercare di guadagnare con un mercato in ribasso è l’attività tipica degli Hedge fund. Per consegnare il titolo lo si prende in prestito.

Sistema bancario ombra (Shadow Banking System) Si intende quel complesso di mercati, istituzioni e intermediari che erogano servizi bancari senza essere soggetti alla relativa regolamentazione. In particolare tale attività è stata svolta mediante la raccolta di fondi in forme diverse da quella delle operazioni di deposito e, quindi, non sottoposte alle restrizioni ed ai limiti imposti dalla regolamentazione e dalla vigilanza bancaria (tra cui i requisiti patrimoniali di garanzia richiesti dagli accordi di Basilea). In molti casi le somme sono state raccolte promettendo alti rendimenti che non sono stati mantenuti. Il fenomeno risulta particolarmente preoccupante in Cina dove pare che regga circa un terzo degli investimenti .

Spread duration Lo spread del credito è l’ulteriore interesse che una società paga rispetto ai titoli di Stato del Paese in cui opera. Si dice, per questo, che quando il mercato è ben impostato gli spread sono bassi. Un’ azienda, cioè, non viene considerata molto più rischiosa del paese in cui opera. La duration misura la sensibilità del prezzo di un obbligazione alla variazione dei tassi. Lo spread duration misura la variazione del prezzo di una obbligazione al variare degli spread del credito ad esempio se lo spread si dovesse ampliare di 100 punti un portafoglio con una duration spread di due anni riporterà una performance inferiore del due per cento a parità di altri fattori . Prima di investire in un fondo obbligazionario è bene informarsi su entrambi questi parametri.

Stress test ( bancari) Le autorità monetarie impongono agli istituti di credito di sottoporsi a dei test per cercare di capire come reagirebbero i loro bilanci in condizione di crisi. Si ipotizzano diversi scenari con diverse condizioni economiche e con diversi tassi di interesse di mercato. Lo scopo è capire che impatto un’ eventuale crisi potrebbe avere sui prestiti concessi e quanto un eventuale aumento dei tassi potrebbe portare a svalutazioni dei titoli di Stato in portafoglio. Un aspetto, quest’ultimo, che ha anche dei collegamenti sulle trattative per arrivare ad un unione bancaria in Europa. Qualcuno non accetta che tutti i titoli di Stato siano considerati privi di rischio e vorrebbe pesi diversi in base alle possibilità di rimborso offerte dai vari Stati aderenti alla moneta unica.

Supporto Uno dei concetti base dell’analisi tecnica, indica il livello di prezzo in cui ci si attende che una tendenza ribassista subisca una temporanea interruzione a causa di una concentrazione di domanda. Valgono le considerazioni fatte per la resistenza.

Swap Scambio tra due parti delle loro esposizioni al rischio, ad esempio, riguardo a posizioni in valuta o a tassi di interesse fissi e variabili. Nel caso di uno swap di tassi d’interesse, le controparti si scambiano flussi di pagamento, calcolati su un capitale di riferimento (una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l’altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute, le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale nozionale sia i flussi indicizzati dei tassi d’interesse.

Target2 Indicatore che misura gli scambi tra i paesi aderenti alla moneta unica. Attualmente la Germania ha un saldo positivo molto elevato; Solo idealmente sono soldi che i tedeschi perderebbero in caso di rottura della moneta unica.

Tapering è la riduzione degli acquisti di titoli, chiamato quantitative easing, da parte delle Banche centrali.

Tasso reale. Tasso di rendimento dato dal tasso nominale depurato dall’inflazione.

TIPS Treasury Inflation protected securities. Titoli di Stato a tasso fisso indicizzati all’inflazione. La cedola è indicizzata all’inflazione. Hanno, però scadenze lunghe, quindi, sono sottoposti a forti oscillazioni di prezzo in caso di variazione dei tassi.

TLTRO (Targeted long term refinancing operation) Un acronimo (citato anche senza la prima lettera) che indica maxi operazioni di liquidità da parte della BCE per sostenere l’economia reale. Si tratta di aste a basso costo e a scadenza quadriennale mirate (targeted) alla raccolta di denaro che dovrebbe essere impiegato concedendo prestiti a famiglie ed imprese. In momenti di difficoltà questa può essere l’unica forma di finanziamento per istituti di credito non in grado di collocare sul mercato obbligazioni. Prima della crisi del 2008 si trattava di operazioni con scadenze inferiori all’anno.

Twist Un’operazione con cui la Banca Centrale vende titoli a breve scadenza utilizzando i proventi per acquistare quelli con scadenza lunga (allo scopo di abbassarne il rendimento). In pratica una formula che la BCE potrebbe adoperare per proseguire il QE dopo la sua scadenza. Naturalmente non potrebbero essere acquistati titoli di una sola nazione.

Unione bancaria Fare in modo che se fallisce una banca in uno Stato europeo ci possa essere un meccanismo comune per risolvere il problema è uno degli obiettivi da raggiungere per dare un futuro certo alla moneta unica. Si tratta di un obiettivo da raggiungere attraverso più passaggi da tempo oggetto di trattative tra i partner europei. Per ora esiste soltanto un meccanismo di vigilanza unico. Per evitare che il progetto della moneta unica fallisca è indispensabile che si arrivi sia ad un’unione bancaria che ad un bilancio comune dell’eurozona. Il secondo è molto più complicato da ottenere, quindi, c’è da augurarsi che la prima faccia passi avanti.

Valutazione dei mercati azionari Valutare un’azienda (cioé fissare un prezzo alle sue azioni) è un’operazione complessa che spesso viene conclusa facendo la media dei risultati ottenuti con vari metodi di calcolo. In ogni caso uno dei più diffusi richiede di attualizzare gli utili attesi negli esercizi successivi. Un’operazione matematica che prevede di dividere gli utili per un numero pari all’unità aumentata del tasso di interesse. Tanto per fare un esempio si potrebbe avere 100/1,1 se il tasso di interesse fosse il 10% oppure 100/1,05 se l’ipotetico utile di 100 fosse da scontare al 5%. 100/1,1 = 91 e 100/1,05 = 95 in altre parole più aumentano i tassi meno valgono le azioni. Questo è il motivo per cui l’aumento dei tassi è sempre uno spauracchio per le borse.