Guerra – 04 Marzo 2022

Adesso che l’occidente (e non solo) stava riemergendo dalla pandemia è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina.

Una tragedia umana, che al di là di tutto, Prosperitas si sente di condannare.

L’impatto del conflitto si fa sentire oltre i confini di questi due paesi e nei mercati finanziari si osservano effetti notevoli.

Diverse materie prime hanno registrato bruschi rincari. Il petrolio Brent è oggi quotato 112 dollari al barile (con un incremento del 18% in una settimana) ed il gas europeo è balzato del 101% negli ultimi 7 giorni. Ma in generale tutte le commodities hanno prezzi in salita oltre quelli già registrati negli ultimi 6 mesi. Si registrano inoltre tensioni sui mercati alimentari, dal momento che Russia e Ucraina sono grandi esportatori di cereali. Rappresentano circa il 25% della quota di mercato globale per il grano, il 20% per il mais e l’80% per l’olio di girasole.

Si riscontrano già anche effetti in termini di crescita economica, soprattutto per i paesi confinanti anche se, al momento, le stime dell’impatto diretto sulla crescita nell’Europa nel suo complesso appaiono piuttosto modeste.

Un grande effetto secondario dell’aumento dei prezzi sarà in termini di crescita e inflazione. L’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e dei principali costi di produzione comporta una diminuzione del reddito delle famiglie nonché una compressione dei margini delle aziende, che si traduce su un futuro calo sugli investimenti.

Non dimentichiamo inoltre che l’inflazione è già elevata. Le banche centrali si troveranno in una situazione estremamente complicata, alle prese con crescita più bassa e inflazione ancora più alta (stagflazione?).

In queste condizioni l’aumento del costo del denaro è per i Governatori della banche Centrali un esercizio delicato.

Non ci è ancora dato sapere quanto durerà la guerra (economisti affermano che a causa delle dure sanzioni, le riserve in dotazione alla Russia possono durare poco più di due settimane), né sappiamo quale sarà l’impatto delle sanzioni sulle esportazioni e sulla crescita.

La stragrande maggioranza dei portavoce delle banche centrali hanno recentemente rilasciato dichiarazioni in cui sottolineano che non hanno modificato le proprie prospettive.

Stiamo evidentemente entrando in una zona di incertezza: tutti questi elementi continueranno a mescolarsi tra loro e ad interagire.

Alcuni analisti iniziano a considerare la possibilità di rischi di recessione tra un anno.

Allo stesso tempo, tutto può ancora succedere e il ciclo di crescita mondiale potrebbe facilmente estendersi in presenza delle giuste condizioni.

In merito ai mercati finanziari, ricordiamo che la strategia più efficace, e lapalissiana, per conseguire una plusvalenza è quella di comprare quando i mercati scendono e vendere quando i mercati salgono.

E’ banale ma è così. E NON funziona il viceversa!

Una brutta frase ma molto efficace è quella del barone Rothschild: “Il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade” diceva.

Decisamente meno brutale, ma che esprime lo stesso concetto, è quella del celebre Warren Buffett: “avere paura quando gli altri sono avidi, ed essere avido quando gli altri hanno paura”.

Sia ben chiaro: non si tratta di consigli finanziari ma di spunti di riflessione.

Per i consigli finanziari vi invitiamo a rivolgervi al vostro Consulente Finanziario (professionista iscritto all’omologo Albo Unico tenuto dall’Organismo dei Consulenti Finanziari)

M.R.

Questo articolo si basa su dati di pubblico dominio ritenuti attendibili, ma suscettibili di modifiche improvvise. Intende proporsi come ausilio alla comprensione dei movimenti dei mercati finanziari. Non vuole essere in alcun modo uno strumento di analisi o uno studio, né intende sollecitare qualsiasi operazione di compravendita di prodotti finanziari. Si ricorda che ogni risparmiatore deve basare le sue decisioni d’investimento su una propria convinzione. Questo Blog si limita a presentare una sintesi delle opinioni diffuse sui mercati finanziari.

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