Cosa succede sui mercati – 10 Marzo 2019

William Henry Midwood (1833-1888): UN MARE CALMO. I mercati sembrano improntati ad un discreto ottimismo sulle prospettive dell’economia.

Le tensioni commerciali tra Pechino e Washington appaiono in calo per quanto Trump non abbia trascurato di vivacizzare il clima mondiale tornando a parlare di dazi contro le auto europee. La Brexit non ha fatto passi avanti, nei prossimi giorni sono previste ulteriori votazioni a Londra che potrebbero portare ad una soluzione, ma il cosiddetto no deal rimane possibile. La politica monetaria resta espansiva su entrambe le sponde dell’Atlantico evitando così conseguenze per il rallentamento economico che è persino accolto con favore in quanto allontana le tensioni inflazionistiche.

Un accordo sulle tariffe commerciali tra Cina ed USA sembra a portata di mano. Tra pochi giorni Pechino dovrebbe approvare una legge sugli investimenti stranieri che affronterà il tema dei trasferimenti forzati di tecnologia,

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Cosa succede sui mercati – 3 febbraio 2019

Arthur ELSLEY (1860-1952): AMICI O NEMICI. USA e Cina stanno portando avanti il loro negoziato nell’ambito della tregua stabilita fino al primo marzo.

Il confronto tra Washington e Pechino sembra ormai dichiaratamente lanciato anche oltre i dazi. L’economia cinese ha riportato un lieve rallentamento ufficiale: qualcuno pensa che in realtà sia più pesante! Il mese di marzo dovrebbe portare un verdetto anche sulla Brexit. Francia e Germania hanno siglato un nuovo patto. Draghi non ha annunciato nuovi prestiti alle banche (LTRO), ma potrebbe farlo a breve. Lo shutdown, dopo aver segnato un record, è stato interrotto.

Pechino e Washington stanno portando avanti un negoziato per evitare un rialzo delle tariffe da marzo. Possiamo dire che trapelano notizie contrastanti: da una parte sembra che un accordo sul commercio possa essere trovato, dall’altra appare più difficile che il contrasto di fondo possa essere sanato; ci riferiamo a quello che sembra emergere da quando Xi ha lanciato il programma China 2025 per affermare la Cina come grande potenza tecnologica (programma che sembra di fronte ad un rallentamento probabilmente ben più pesante di quello denunciato ufficialmente).

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Cosa succede sui mercati – 9 gennaio 2019

Jean BERAUD (1848-1935): L’ATTESA. In questo inizio anno i mercati, come per altro hanno fatto in molte altre occasioni(!), si trovano nell’attesa che diverse questioni siano risolte parzialmente o chiarite.

La Brexit sembra sempre lontana da un accordo. I rapporti tra Pechino e Washington restano in un limbo. La politica europea, oltre ad essere ormai in vista delle elezioni, vede Macron ancora in difficoltà. Powell ha fatto una parziale retromarcia sul percorso di rialzo dei tassi. Trump, come dire, non offre serenità. La Cina ha modificato la riserva obbligatoria. Ottimi i dati sugli occupati statunitensi. La fine del QE e del mandato di Draghi.

Theresa May appare sempre in difficoltà nel raggiungere la maggioranza necessaria a far passare l’accordo raggiunto con l’Europa. Si avvicina la prospettiva di un mancato accordo, il governo ha fatto persino fare delle prove con dei TIR per verificare l’impatto della probabili code alle frontiere di Dover.

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Cosa succede sui mercati – 21 dicembre 2018

Gaetano Chierici (1838-1920): PATATRAC. L’accordo sulla Brexit, al momento, vede una premier che ha rinunciato al previsto voto di ratifica a Westminster, per non essere sconfitta, e ha chiesto ai partner un aiuto che non ha avuto.

Theresa May non è riuscita a trovare una maggioranza utile a ratificare l’accordo raggiunto per lasciare l’Europa. Il nodo principale resta quello irlandese. Le tensioni legate ad Huawei (ed al 5G). La manovra italiana è stata approvata dall’Europa, rimangono, comunque dei problemi. Prospettive per il 2019.

L’ambasciatore irlandese a Roma, a dicembre, ha iniziato un intervento di fronte alle Commissioni riunite esteri e politiche europee partendo dalla guerra dei 9 anni, tra il 1594 ed il 1603, al termine della quale molte terre settentrionali irlandesi furono assegnate a protestanti inglesi e scozzesi, i progenitori degli attuali unionisti.

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Cosa Succede sui Mercati – 29 Novembre 2018

Edwin Thomas Roberts (1840-1917): GOVERNANDO IL BRITANNIA. Sulla Brexit, uno dei tre elementi che più preoccupano i mercati è che si è trovato, forse, un accordo.

Le altre due aree di possibili crisi che i mercati seguono sono legate alle tensioni commerciali tra Pechino e Washington e alla manovra finanziaria che Roma intende portare avanti nonostante le critiche di tutti i partner europei. Il mercato azionario statunitense, seppur reduce da quasi 10 anni di rialzi, potrebbe aver davanti a se ancora parecchi mesi prima di invertire la tendenza.

Theresa May ha raggiunto con l’Europa un accordo che dovrà essere sottoposto, pare intorno al 10 dicembre, a Westminster e non è detto che venga approvato. La soluzione immaginata è basata sul mantenimento dell’attuale situazione in Irlanda dove non si vuole ricostruire il confine.

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Il ruolo dell’investitore ed i compiti del Consulente (seconda puntata)

Il quadro è di Fernand LEGER, 1881-1955 : I COSTRUTTORI.

Questo articolo si propone di aiutare la comprensione dei meccanismi che sono dietro la costruzione e la modifica di un Asset Allocation (AA) nel risparmio gestito.

Possiamo dire che un AA si costruisce agendo su tre leve con diverso potenziale di influire sulla performance. Eccole in ordine di importanza: la prima è la scelta di distribuire pesi tra mercato monetario e/o liquidità, mercato obbligazionario e mercato azionario; la seconda è usata per individuare l’area geografica, il settore merceologico e la scadenza, se si tratta di obbligazioni; la terza si limita a selezionare il singolo titolo.

La responsabilità di intervenire sulle tre leve, presuppone la disponibilità di diversi tipi di informazioni e può essere, o meno, ripartita fra tre soggetti: il gestore, il consulente ed il risparmiatore. Può essere utile spendere due parole per descrivere i primi.

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Cosa può succedere all’euro?

Edwin Thomas Roberts (1840-1917): A casa sani e salvi. Ci sarà un approdo sicuro per la valuta unica?

 

Brevi cenni storici. Le aspettative di chi vorrebbe star fuori. Le risposte di chi crede nell’euro. Quello che, comunque succederebbe subito (e su cui le due parti sono d’accordo ! ). Cosa dovrebbe accadere perché la valuta unica possa andare avanti e quali sono i problemi italiani da affrontare sia fuori che dentro la valuta unica. Cosa determina lo spread.

Come sappiamo l’euro è nato, per i mercati finanziari, il primo gennaio del 1999 ed è entrato nelle tasche degli italiani tre anni dopo. Alla partenza i partecipanti erano 12, attualmente è usato da 19 dei 28 Paesi aderenti all’Unione Europea ossia da più di 340 milioni di persone. Ne sono fuori la Danimarca, l’Inghilterra, la Svezia, la Polonia, la Romania e altre nazioni dell’Europa orientale.

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Il ruolo dell’investitore ed i compiti del Consulente (prima puntata)

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Al consulente spetta il ruolo di guidare l’investitore aiutandolo a tracciare una rotta evitando che le emozioni ne condizionino la scelta. In estrema sintesi deve descrivere i prodotti che presenta assicurandosi che l’investitore ne capisca il funzionamento. Circostanza questa molto importante perché in qualche caso è richiesta una sua partecipazione attiva durante la vita dell’investimento.

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